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La legge di Hofstadter, il libro “Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante” , l'intelligenza artificiale e l'informatica...

Aggiornamento: 11 gen

La Legge di Hofstadter, formulata da Douglas Hofstadter nel suo libro del 1979 intitolato “Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante”, è un principio che riguarda i sistemi complessi, l’autoreiferimento e la natura intricata della comprensione umana.


il suo scrittore, Douglas R. Hofstadter ha contribuito significativamente all’ambito dell’intelligenza artificiale, lavorando su progetti che coinvolgono il riconoscimento di schemi e il ragionamento analogico. Nel corso degli anni, ha sviluppato programmi informatici che esplorano modelli di pensiero simili a quelli umani, cercando di comprendere meglio la mente attraverso simulazioni e modelli computazionali.


La Legge di Hofstadter enfatizza, dunque, il concetto che le cose sono spesso più complesse di quanto sembrino inizialmente e richiedono più tempo e sforzo del previsto. È, pertanto, un richiamo alla saggezza nell’approcciare progetti e attività, incoraggiando una pianificazione realistica e la consapevolezza delle possibili complicazioni che potrebbero sorgere durante il percorso.


Per esempio, nel campo dell’informatica, spesso si verifica l’effetto in cui la stesura del codice sembra richiedere meno tempo di quanto sia effettivamente necessario. Tutttavia, nel processo di creazione, sorgono problemi imprevisti: si presentano bug che richiedono risoluzione; il processo di testing può richiedere molto più tempo di quanto inizialmente previsto, così come l'ottimizzazione del software... a conferma della suddetta legge.


Pertanto, quando vi approcciate ad un progetto tenete bene a mente che tra "il dire e il fare c'è sempre in mezzo il mare" e concedetevi del tempo (sintomatico) per lo sviluppo dello stesso ed, eventualmente, dedicatevi a più cose contemporaneamente in modo da sviluppare la resilienza al progetto stesso.


E' il caso di Harrison Ford, che quando era ad Hollywood per fare l'attore, capì che la resilienza al progetto era fondamentale, e si creò il lavoro di falegname nel mentre partecipava a provini per mantenersi. Arrivò la sua opportunità, grazie alle sue abilità di falegname (molto conosciute negli studios), in quanto George Lucas, durante una sessione di restauro di Harrison presso un ufficio hollywoodiano, lo scoprì e gli diede il ruolo di Han Solo di Guerre Stellari...


Il resto è storia.




 
 
 

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