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La fine degli aggiornamenti di Windows 10 è vicina, ma il suo successore Windows 11 non offre nulla di "buono" per i possessori di computer datati.

Aggiornamento: 11 gen

Scrivo quanto sopra perché, in effetti, chi ha un computer "datato" è sufficiente che abbia qualche paio di anni su cui "gira" Windows 10 egregiamente, avrà notevoli problemi nel passaggio a Windows 11, perché non saranno in grado di eseguire l’aggiornamento a Windows 11 senza acquistare un nuovo computer.


Infatti, consultando il sito della Microsoft in merito ai requisiti minimi necessari per l'installazione di Windows 11, si legge che la scheda madre (con i suoi chip) ha bisogno di superare il test di Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0, come si vede qui:



Ora, non proprio tutti i computer (soprattutto se assemblati dall'amico o da qualche ditta poco conosciuta) soddisfano pienamente questi parametri, anche se, ripeto, funzionano egregiamente per Windows 10, e questo nuovo "fulmine a ciel sereno" provoca non poca insoddisfazione tra coloro che ritengono non necessario modificare hardware ben funzionante solo per passare a una nuova versione del sistema operativo (tra l'altro passaggio obbligatorio).


Pertanto, la fine del supporto per Windows 10 potrebbe portare a un aumento significativo dei rifiuti elettronici poiché i dispositivi obsoleti diventeranno inutilizzabili; inoltre, se una parte significativa di utenti non può permettersi l’aggiornamento o sceglie di non aggiornarlo, ci sarà un serio rischio per la sicurezza di milioni di persone e computer in tutto il mondo.


E allora perché non passare, cominciando a curiosare, ad una versione friendly di Linux, come Linux Mint Cinnamon con Ufficio ZERO Linux ?


Magari, si potrebbe, per assaggiarlo, installarlo in una ripartizione a parte creando un "dual boot"; oppure, ancora più semplice installarlo in una macchina virtuale Oracle Virtual Box, tanto per vedere (e quindi senza doppia ripartizione)...


Ovviamente questa soluzione è rivolta alle persone che utilizzano il computer a casa (anche se con un IT serio si potrebbe estenderlo agli uffici) che lo usa per scrivere la lettera, navigare, foglio di calcolo, etc...


E' una soluzione "green" che permette di non creare futuri rifiuti tossici e continuare ad utilizzare il proprio pc anche se non "piace" più a Bill, che lui sa come fare il suo ..... business...


Inoltre, Linux è un sistema operativo per cui esistono veramente pochi "malaware" in quanto, per chi sviluppa questo genere di software (perché di questo si tratta) non si ingolosisce per la sua "scarsa" diffusione (chi fa malaware fa un software con il massimo delle possibilità di trarre guadagno dal suo investimento; e quindi lo fa per avere una vasta "superficie di attacco" come la diffusione di Windows dà).


 
 
 

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