Il satellite MICIUS utilizza la proprietà dell'entaglement quantistico. Ma l'entaglement quantistico è immediato oppure no ?
- texservice13
- 11 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 12 gen
Questa domanda, con la dimostrazione pratica ed oggettiva, dell'entaglement quantistico applicato alla tecnologia (e funzionante) dato dal satellite MICIUS, pone un questione molto interessante in merito alla dimensione spazio-tempo: perché se fosse immediata allora la quarta-dimensione, banalmente, non esisterebbe sul piano della meccanica quantistica, e quindi, porterebbe alla speculazione che il tempo non esiste ma che sia una mera percezione relativa e metafisica
In meccanica quantistica, un intercettatore si riferisce a un’entità malintenzionata o non autorizzata che tenta di spiare o intercettare informazioni durante un processo di comunicazione quantistica. Questo concetto è fondamentale nei protocolli di crittografia quantistica, come il protocollo BB84 per la distribuzione di chiavi quantistiche (Quantum Key Distribution, QKD).
Una delle proprietà fondamentali della meccanica quantistica è che la misurazione di un sistema quantistico disturba inevitabilmente lo stato del sistema. Se un malintenzionato tenta di misurare i qubit (informazione minima nella meccanica quantistica che idealmente assomiglia al bit 0-1 dell'informatica ma che invece, contiene molte più informazioni contemporaneamente ed il suo valore è dato da un calcolo probabilistico che ne conferma il risultato o lo nega) in transito tra i due legittimi interlocutori introdurrà delle perturbazioni osservabili.
Poiché l'atto stesso di misurare modifica lo stato dei qubit gli utenti legittimi possono rilevare la presenza di un criminale misurando la percentuale di errori nei loro dati, cioè se la percentuale di errori supera una certa soglia, il trasmittente ed il ricevente possono concludere che la comunicazione è stata compromessa.
Tuttavia, nella teoria quantistica dei campi (QFT) e nella meccanica quantistica in generale, i teoremi "no-go" sono risultati che stabiliscono limiti fondamentali su ciò che è possibile fare all'interno della teoria. Alcuni dei teoremi "no-go" più famosi includono il teorema di no-cloning e quello di no-signalling, che impongono restrizioni precise alla natura e al comportamento dell'informazione quantistica e ai campi quantistici.
Pertanto, se il teorema di no-cloning afferma l'impossibilità di creare una copia identica di uno stato quantistico sconosciuto, cioè che non si possono duplicare perfettamente stati quantistici arbitrari, limitando la manipolazione dell'informazione quantistica (rendendo questa tecnologia capace di proteggersi dalla possibilità che il qubit sia copiato su un altro sistema), dall'altro il teorema di no-signalling stabilisce che la meccanica quantistica non consente la trasmissione di informazioni più velocemente della velocità della luce, garantendo quindi la coerenza con la relatività speciale. Questo significa che le correlazioni quantistiche tra due particelle entangled non possono essere utilizzate per inviare informazioni istantaneamente da una parte all'altra dello spazio. Questo teorema è fondamentale per assicurare che le teorie quantistiche non violino il principio di causalità, principio fondamentale su cui si basa il mondo quantistico.
Pertanto: no, ad oggi, non è possibile capire se la dimensione spazio-tempo è presente nel mondo quantistico, ma piuttosto che il tempo (come lo spazio) sono entità fisiche ancora sconosciute che vanno studiate utilizzando anche altri campi della fisica come quella denominata EP=EPR, cioè quella branca della fisica che tenta di unificare la relatività generale e la meccanica quantistica.
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