Ho un problema con alcune email : da qualche giorno i messaggi a molte persone a cui ho scritto gli finiscono nella casella spam soprattutto di Google e Yahoo come lo risolvo ?
- texservice13
- 8 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Ti propongo un elenco di consigli per aiutarti a risolvere la situazione:
1. Cura la configurazione tecnica del tuo dominio
SPF, DKIM e DMARC: assicurati di avere correttamente configurato i record SPF e DKIM nel DNS del tuo dominio. Questi strumenti aiutano a garantire l’autenticità delle email che invii, riducendo il rischio che vengano classificate come spam. Inoltre, implementa un record DMARC per definire come gestire le email che non superano i controlli SPF o DKIM.
SpamAssassin: controlla il punteggio che le tue email ricevono tramite SpamAssassin. Puoi farlo esaminando l'intestazione completa dei messaggi, in particolare la riga “X-Spam-Level”. Se il punteggio risulta troppo alto, significa che i filtri anti-spam ritengono sospettoso il contenuto o la struttura delle tue email.
2. Verifica la reputazione del tuo dominio e del tuo IP
Blacklist: utilizza strumenti come MXToolbox Blacklist Checker o Spamhaus per vedere se il tuo dominio o l'indirizzo IP di invio sono stati inseriti in qualche blacklist. Se riscontri problemi, segui le istruzioni per richiedere la rimozione.
Google Postmaster Tools: monitora la reputazione del tuo dominio e le eventuali problematiche segnalate da Gmail. Questo ti aiuterà a capire se ci sono specifici problemi di deliverability legati al tuo invio.
3. Cura il contenuto e il formato delle email
Contenuto e stile: fai attenzione al linguaggio usato nelle email. Evita termini e frasi tipici dello spam, come “Gratis”, “Urgente”, “Clicca qui”, o link che promettono una cosa ma ne indirizzano a un’altra destinazione. Anche un uso eccessivo di maiuscole o punti esclamativi potrebbe attirare l'attenzione dei filtri.
Elementi grafici: se la tua email include elementi grafici (come cornici o loghi nella firma) che provengono da domini esterni poco affidabili, questi potrebbero essere percepiti negativamente dai sistemi di filtraggio. Cerca di utilizzare risorse provenienti da domini riconosciuti e affidabili.
Formato e destinatari: evita di inviare email identiche a un numero molto elevato di destinatari. La personalizzazione, anche minima, può fare la differenza e ridurre il rischio che le tue email vengano etichettate come spam. Inoltre, cerca di non mandare un volume eccessivo di email in un breve lasso di tempo; questo potrebbe far scattare allarmi sui sistemi di monitoraggio.
4. Verifica il feedback dei destinatari
Segnalazioni come spam: controlla che i tuoi destinatari non abbiano segnalato le tue email come spam, neanche per errore. Se molte persone contrassegnano le tue email, questo danneggia la reputazione del tuo dominio e rende più difficile la consegna nelle caselle di posta principali.
Chiedi il supporto degli utenti: se alcuni contatti trovano le tue email nello spam, chiedi loro di segnalarle come “Non spam” e, se possibile, di aggiungere il tuo indirizzo alla lista dei contatti attendibili.
5. Rivedi l’infrastruttura SMTP
Contatta il provider che gestisce le e-mail (providere SMTP):
se hai verificato tutti i punti sopra e il problema persiste, potrebbe essere utile contattare il tuo provider SMTP. In alcuni casi, l’IP da cui invii le email potrebbe essere stato penalizzato. Considera anche la possibilità di passare a un servizio SMTP con una reputazione più solida, come quelli offerti da provider consolidati.
6. Test e monitoraggio continui
Strumenti di analisi: prima di inviare le tue email, utilizza strumenti come Mail Tester per verificare il punteggio anti-spam e identificare eventuali criticità nel contenuto.
Monitoraggio costante:Tieni d’occhio i report e le statistiche fornite dai provider (come Google Postmaster Tools) e adatta la tua strategia in base ai feedback ricevuti.
Seguendo questi passaggi, potrai migliorare la reputazione del tuo dominio e aumentare la probabilità che le tue email raggiungano le caselle di posta principali dei tuoi destinatari.
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